Produzione Kairós 2002
Scritto e diretto
Alberta Toninato
Coreografie
Silvia Salvagno
Con
Silvia Salvagno e Alberta Toninato
Note di regia
Lo spettacolo si snoda su tre piani: uno narrativo, uno più dichiaratamente teatrale, quasi cabarettistico, e uno basato sul linguaggio del corpo con aperture verso la danza vera e propria. Nel primo si racconta la storia di una donna che arriva a Venezia da un altro paese per cercare l’uomo di cui è innamorata. Nel secondo una serie di personaggi comici – tredici per la precisione – si alternano sulla scena dando voce ad altrettanti aspetti della “venezianità”. Nell’ultimo, infine, Venezia è raccontata attraverso il movimento, con le sue cupole e le sue trifore e con le sensazioni che suggerisce a chi la vive. Ma i tre piani sono strettamente legati, intrecciati, ogni scena si snoda dalla precedente in un meccanismo preciso nel ritmo e nello sviluppo drammaturgico. Ad interpretare tutto questo sono due donne: un’attrice e una danzatrice che interpretano i numerosi ruoli dialogando tra loro e facendo dialogare due linguaggi complementari: la parola e il movimento. Anche se lo spettacolo ruota attorno alla vicenda di una “viaggiatrice” che cerca il suo uomo, la vera protagonista è Venezia, raccontata da due punti di vista: quello della “straniera” e quello dei veneziani. Ne esce un ritratto estremamente contraddittorio di una città in cui gli aspetti negativi e positivi sono strettamente legati e al tempo stesso generano sentimenti così forti da assomigliare a quelli che si vivono in una storia d’amore.
Alberta Toninato
“Uno spettacolo di teatro e danza che racconta per immagini e parole di grande forza emotiva una città che molti conoscono ma che pochi hanno il coraggio e la lucidità di evocare. Terre di nessuno elabora un originale linguaggio teatrale che mescola e fa esplodere sulla scena il cabaret, la danza, la narrazione, senza sottostare a classificazioni di genere”.
Roberto Ranieri, Periscopio, rivista online del Servizio Eventi del Comune di Venezia, ottobre 2002
“Alberta Toninato, veneziana, si è fatta conoscere dal pubblico soprattutto per due lavori di grande intensità, di cui è autrice e interprete: “La voce di chi resta”, lirica visione dell’emigrazione e “Terre di Nessuno”, racconto della Venezia di oggi che, per essere di tutti, rischia di diventare una terra di nessuno”.
Giuseppe Barbanti, La Nuova Venezia, novembre 2005